Il governo ha varato una riforma fiscale che prevede tre scaglioni Irpef e risparmi fino a 700 euro per i contribuenti. Si parla di “sistema ad imposta unica” preparando alla flat tax. L’intenzione del governo è di ridurre gli attuali quattro scaglioni dell’Irpef a tre dal prossimo anno. La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures e l’equiparazione della No tax area per lavoratori dipendenti e pensionati.
Le imprese beneficeranno di una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e/o assume. Il provvedimento dispone anche una graduale eliminazione dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.
La riforma prevede anche l’Iva azzerata per i beni di prima necessità, lo stop alle comunicazioni fiscali nei mesi di agosto e dicembre e le sanzioni penali attenuate per i contribuenti che si sono trovati impossibilitati a pagare e per le imprese che collaborano.

Sono state pubblicate due simulazioni per calcolare gli effetti sui redditi dei nuovi scaglioni: la prima prevede aliquote al 23%, al 28% e al 43%, mentre la seconda prevede aliquote al 23%, al 33% e al 43%. I risparmi annuali sono da considerarsi annuali e serviranno due anni per raggiungere l’obiettivo, almeno 5 miliardi, ma forse anche il doppio. L’obiettivo a regime è arrivare a una flat tax per tutti. La riforma prevede anche un nuovo sistema fiscale per Comuni, Province e Città Metropolitane attraverso un riordino dei tributi locali e la semplificazione degli adempimenti. Tra le ipotesi tecniche sul tavolo c’è quella di accorpare i primi due scaglioni dell’Irpef estendendo fino a 28 mila euro di reddito lordo annuo l’aliquota del 23%. Il costo della riforma è stimato in 3-4 miliardi di euro.