Capitolo 6: Il Passo di Sofia
In un obitorio silenzioso, dove il tempo sembrava fermarsi, Luca, stava dando l’ultimo ritocco a un defunto. Mentre passava delicatamente il gel sui capelli del morto, modellandoli in una cresta perfetta, iniziò a parlare, come se il silenzio fosse troppo pesante da sopportare.
“Sai, c’è questa ragazza, Sofia,” disse Luca, senza aspettarsi una risposta. “Siamo in contatto su Instagram, ma non riesco a trovare il coraggio di chiederle di uscire.”

Il morto, ovviamente, non rispose. Ma nella mente di Luca, immaginò una conversazione, una sorta di dialogo surreale che avrebbe potuto avere con il defunto, come se in qualche modo potesse offrirgli una prospettiva diversa.
“Luca, il tempo è una cosa che non ci appartiene,” rispose il morto nella sua immaginazione. “Le occasioni nella vita vanno prese al volo, senza perderle. Non lasciare che la paura ti impedisca di vivere le tue esperienze a pieno.”
Luca sorrise leggermente, trovando conforto in quella conversazione immaginaria. Era strano come, anche in un luogo di morte, poteva trovare una sorta di saggezza che lo aiutava a mettere a fuoco i suoi pensieri.
Riprendendo la sua attività, Luca rifletté sulle parole immaginate. Era vero, il tempo non aspettava nessuno e le opportunità potevano svanire in un istante.
Le giornate di Luca in obitorio si susseguivano in una sorta di nebbia emotiva, un misto di eccitazione e apprensione che lo teneva costantemente in bilico.
Nonostante il crescente legame con Sofia attraverso i messaggi su Instagram, l’idea di chiederle di uscire sembrava un ostacolo insormontabile. Si perdeva nei suoi pensieri, immaginando scenari possibili, le risposte che avrebbe potuto ricevere, e la paura paralizzante di un rifiuto.
Era una danza interna fatta di desiderio e insicurezza, un passo avanti seguito da due passi indietro.
Le notti di Luca erano popolate da sogni vividi, dove lui e Sofia si incontravano in luoghi surreali, spazi immaginari dove le leggi della fisica e del tempo non avevano più senso.
In questi sogni, parlavano con una facilità disarmante, ridevano sotto cieli impossibili, ma ogni volta che stava per chiederle di uscire, Luca si svegliava, il cuore che batteva forte, lasciandolo in un letto freddo e nella realtà della solitudine.
Nel frattempo, Sofia, con quella sua intuizione che sembrava leggere attraverso i pixel e gli schermi, sentiva l’esitazione di Luca.
Forse era il modo in cui lui rispondeva ai suoi messaggi, un po’ troppo calcolato, o forse era semplicemente una sensazione, come una melodia sottile che solo il senso fine della donna può percepire appena.
Decise che era tempo di fare un passo avanti.
Un pomeriggio, mentre Luca stava sorseggiando un caffè, il suo telefono emise il suono ormai familiare di un nuovo messaggio da Sofia. Il suo cuore fece un salto quando lesse le parole:
🖼️ Sofia: “Ciao Luca! C’è una mostra d’arte contemporanea in Villa Pisani, fuori città questo weekend. Mi piacerebbe molto se venissi con me. Che ne dici ?”
Per un attimo, Luca rimase senza fiato. Era il momento che aveva tanto sognato e tanto temuto. Con un misto di sorpresa ed euforia, rispose quasi istintivamente:
🌟 Luca: “Sarebbe fantastico, Sofia! Sarò lì. Non vedo l’ora !”
In quel momento, tutto sembrò prendere un senso. Le paure e le incertezze di Luca si sciolsero, lasciando posto a un’emozione pura e genuina. Era come se, in quel semplice scambio di messaggi, avessero attraversato una soglia invisibile, passando da un’amicizia virtuale a qualcosa di più concreto, più reale.
Nei giorni che seguirono, Luca sentì un cambiamento dentro di sé.
Era come se avesse trovato una nuova fiducia, un nuovo modo di vedere il mondo.
Le strade della città gli sembravano più vivide, i suoni più chiari, e i colori più brillanti. Tutto sembrava annunciare il nuovo capitolo che stava per iniziare nella sua vita.
Quando il giorno della mostra arrivò, Luca si preparò con una cura particolare. Sceglieva i suoi vestiti, rifletteva sulle parole da dire, sul modo in cui avrebbe potuto presentarsi.
Ma in fondo, sapeva che non importava veramente tutto ciò; quello che contava era il tempo che avrebbe trascorso con Sofia, il tempo per scoprire se la connessione che avevano costruito virtualmente poteva trasformarsi in qualcosa di tangibile, di reale.
Mentre si dirigeva verso il luogo dell’appuntamento, il cuore di Luca batteva all’impazzata. Era un misto di nervosismo ed eccitazione, una sensazione che non aveva mai provato prima.
Era il preludio a una giornata che avrebbe potuto cambiare tutto, dove il passo di Sofia aveva aperto una porta verso un mondo di possibilità infinite.
CONTINUA…
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