10. Qual è stata la decisione più difficile che tu abbia mai dovuto prendere?

Capitolo 10: Vino Rosso e Baci Infuocati in una Notte Inaspettata

Mentre Luca e Sofia uscivano dai cancelli di Villa Pisani, il cielo sopra di loro era una tela maestosa, tinta di un blu profondo e impreziosita da stelle che brillavano come diamanti. La brezza serale della Riviera del Brenta carezzava dolcemente la loro pelle, portando con sé la freschezza pulita che solo le sere estive sanno regalare, sembrando lavare via ogni pensiero e preoccupazione.

Camminando fianco a fianco, un silenzio confortevole li avvolgeva, permettendo loro di assaporare pienamente la tranquillità del momento. Era un silenzio che parlava più di mille parole, un silenzio che li univa in una comprensione tacita e profonda.

Fu allora che Luca, colpito da un’ispirazione spontanea, si offrì di cucinare per Sofia. “Perché non continuiamo questa bella serata a casa mia?” propose con un tono caldo e accogliente. “Potrei prepararti qualcosa di speciale, un modo per prolungare questa magia.” La sua offerta era sincera e piena di un’ospitalità genuina, una proposta per condividere non solo un pasto ma un momento speciale insieme.

Sofia, per un istante, sembrò immersa nei suoi pensieri, una leggera nuvola di preoccupazione che velava il suo solito splendore. Ma, dopo un breve attimo di riflessione, il suo viso si illuminò con un sorriso, come se avesse deciso di lasciarsi alle spalle ogni esitazione. “Sarebbe davvero bello, accetto con piacere,” rispose con un tono che rivelava sia una lieve sorpresa che un’anticipazione gioiosa.

L’appartamento di Luca era l’incarnazione perfetta di uno spazio abitato da un single: semplice, funzionale e con un tocco di personalità. Non appena Sofia varcò la soglia, si trovò immersa in un ambiente che, pur essendo spoglio, emanava un senso di accoglienza e calore.

Il soggiorno era arredato con l’essenziale: un divano di dimensioni moderate, rivestito di un tessuto neutro, un tavolino da caffè in legno chiaro e una libreria a giorno, dove i libri erano ordinati con cura e attenzione. Sulle pareti, poche fotografie in bianco e nero, ciascuna racchiudendo un momento o un ricordo significativo della vita di Luca. Un tappeto soffice, di un colore terroso, completava l’area, aggiungendo un tocco di calore e comfort.

La cucina, visibile dal soggiorno in un open space, era di dimensioni modeste ma ben organizzata. Le superfici erano pulite e ordinate, con utensili e spezie sistemati con cura. Un piccolo tavolo da pranzo in legno, accompagnato da due sedie, dominava lo spazio, creando un ambiente intimo e accogliente.

Sofia notò che la cucina di Luca rifletteva la sua personalità: pratica, senza fronzoli, ma con un senso di ordine e precisione. Mentre Luca preparava la cena, Sofia poteva vedere la sua attenzione ai dettagli, il modo in cui maneggiava con cura ogni ingrediente.

Il bagno, situato accanto alla camera da letto, era anch’esso modesto, ma offriva ogni comfort necessario. Una doccia spaziosa coesisteva con una piccola vasca, un lusso inaspettato in un appartamento così essenziale. Le piastrelle chiare e gli asciugamani puliti conferivano all’ambiente un’aria di pulizia e ordine.

La camera da letto, il santuario personale di Luca, era dominata da un letto da una piazza e mezza. La biancheria da letto, in toni neutri, era piegata con cura, e i cuscini erano sistemati con precisione. Un comodino di legno ospitava una lampada e alcuni libri, mentre un armadio di dimensioni medie conteneva i suoi vestiti e oggetti personali.

L’intero appartamento di Luca era un riflesso della sua vita: ordinata, misurata e semplice, ma con spazi aperti alla possibilità di nuove esperienze e incontri. Per Sofia, quel luogo rappresentava un contrasto rassicurante con il caos emotivo che aveva recentemente vissuto, offrendole un senso di pace e stabilità.

Una volta arrivati, Luca mise su un po’ di musica jazz, una melodia morbida e rilassante che riempiva l’aria. Iniziò a preparare la cena, muovendosi con sicurezza tra i fornelli. Sofia sedeva al tavolo della cucina, osservandolo.

“Luca, posso parlarti di qualcosa?” chiese Sofia, rompendo il silenzio.

“Certamente, dimmi tutto,” rispose Luca, girandosi verso di lei con il mestolo di legno in mano.

Sofia inspirò profondamente. “La scorsa sera, Alex, il mio ex, è tornato. È stato… sconvolgente. Non so perché, ma continua a perseguitarmi nella vita e nei miei pensieri.”

Luca appoggiò il cucchiaio e si avvicinò a lei, il suo sguardo pieno di preoccupazione. “Sofia, mi dispiace che tu debba passare attraverso tutto questo. Vuoi parlarmi di cosa è successo?”

Lei esitò un attimo, poi iniziò a raccontare. “È arrivato inaspettatamente, parlando di ricordi e tempi passati. La sua presenza ha scatenato in me paure che pensavo fossero sepolte.”

Mentre Sofia parlava, Luca sentiva crescere in lui una sorta di protezione mista a rabbia verso Alex. Non conosceva questo uomo, ma già lo disprezzava per il dolore che aveva causato a Sofia.

“Non devi passare attraverso questo da sola, Sofia. Sono qui con te,” disse Luca, prendendo la sua mano.

Sofia lo guardò, gli occhi lucidi. “Grazie, Luca. Significa molto per me. È solo che… a volte mi sento intrappolata dai miei stessi ricordi.”

Luca fece una pausa, riflettendo. “I ricordi possono essere come catene, ma possono anche essere come ali. Forse possiamo lavorare insieme per trasformare i tuoi ricordi in qualcosa che ti dia forza, non dolore.”

Sofia sorrise debolmente, visibilmente rassicurata dalle parole di Luca. “Mi piacerebbe provare a farlo,” disse.

La serata iniziò con Sofia che entrò nella cucina di Luca, tenendo tra le mani un bicchiere di vino rosso. Il suo gesto elegante e la naturalezza con cui portava il bicchiere alle labbra aggiungevano un tocco di grazia all’atmosfera già calda e accogliente.

Luca, intento a terminare la preparazione del secondo piatto, non poté fare a meno di notare quanto Sofia sembrasse a proprio agio, sorseggiando il vino con un piacere evidente. Mentre lui si limito’ ad un paio di bicchieri nel corso della serata, Sofia finì l’intera bottiglia da sola.

Nel pieno della preparazione del secondo piatto, Sofia si avvicinò a Luca con un passo leggero e giocoso. Lui, concentrato ai fornelli, non si accorse immediatamente della sua presenza fino a quando non sentì le sue mani avvolgerlo delicatamente da dietro. Sorpreso, si girò per trovarsi faccia a faccia con lei. I loro sguardi si incrociarono, carichi di un’intesa inaspettata e elettrizzante.

Sofia, con un sorriso malizioso sulle labbra, non perse tempo e lo baciò appassionatamente, senza esitazione. Luca, colto di sorpresa ma intensamente coinvolto, ricambiò il bacio con un ardore crescente. I loro baci si susseguirono, intensi e pieni di desiderio, mentre la cucina si riempiva di una nuova energia, palpabile e seducente.

Il profumo del cibo in cottura si mescolava all’aroma del vino, creando un sottofondo sensoriale che amplificava la loro passione. Il mondo esterno sembrava svanire, lasciandoli soli in quel vortice di emozioni e sensazioni. La cucina, che solo pochi minuti prima era stata teatro della preparazione di una cena tranquilla, si trasformò in un palcoscenico per la loro crescente intimità.

Mentre la serata si addentrava nelle ore piccole, l’intimità tra loro si intensificava. Le loro mani si cercavano timidamente, intrecciandosi in un contatto che faceva battere il cuore più forte. I loro sguardi si incontravano frequentemente, carichi di una passione inespressa e di una promessa non detta.

Guidati dal cuore, si ritrovarono nella camera da letto di Luca. Qui, l’atmosfera si trasformò in qualcosa di magico e sospeso. La luce soffusa delle candele proiettava ombre danzanti sulle pareti, mentre la brezza notturna faceva ondeggire delicatamente le tende. La camera, con le sue lenzuola di seta e i cuscini sparsi in modo artistico, sembrava il palcoscenico di un sogno.

In questo rifugio di amore e romanticismo, Luca e Sofia si abbandonarono alla passione. Ogni bacio era un’esplorazione, ogni carezza una scoperta. Si muovevano con una dolcezza e un rispetto reciproco, esplorando le profondità dei loro sentimenti in un’intimità crescente. Le loro anime sembravano fondersi in un abbraccio che racchiudeva tutte le promesse e le speranze.

Alla fine, esausti ma colmi di una felicità inebriante, si addormentarono tra le braccia uno dell’altro. La loro notte insieme, iniziata con una semplice cena, si era trasformata in un capitolo indimenticabile della loro storia, un primo passo in un viaggio di amore e scoperta che avevano appena iniziato a percorrere insieme.

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Capitolo 11: Misteri e Sospetti

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