Capitolo 17: Fusione di Cuori
La pioggia tamburellava contro i vetri della finestra, una sinfonia naturale che accompagnava i loro cuori in tumulto.
La luce soffusa delle candele danzava sulle pareti della cucina di Luca, creando un’atmosfera intima e avvolgente. Seduti uno di fronte all’altra, Luca e Sofia condividevano il pasto in un silenzio carico di emozioni.

Sofia, guardando negli occhi di Luca, vide il riflesso della sua stessa confusione e desiderio. “Luca,” disse con una voce che tremava leggermente, “questo momento con te… è tutto ciò di cui ho bisogno ora”
Luca sentì un’ondata di calore invaderlo. Si alzò, aggirò il tavolo e si avvicinò a Sofia. Le loro mani si trovarono, le dita si intrecciarono in un abbraccio che superava il semplice contatto fisico. Era un collegamento delle loro anime, un riconoscimento silenzioso della loro unione in mezzo al caos che li circondava.
Sofia si alzò, i suoi occhi fissi in quelli di Luca. Si avvicinò a lui, i loro corpi a pochi centimetri di distanza. Potevano sentire il calore reciproco, il battito accelerato dei loro cuori. Con un movimento quasi timido, Sofia avvicinò il suo viso a quello di Luca. Le loro labbra si incontrarono in un bacio che era dolce e appassionato, un’espressione di amore e di desiderio che avevano represso per troppo tempo.
Il bacio si approfondì, le loro mani esploravano delicatamente l’uno i corpi dell’altro. Luca guidò Sofia fuori dalla cucina, lungo il corridoio illuminato solo dalla luce tremolante delle candele che avevano acceso per fare ambientazione. Ogni passo era un passo verso la loro intimità, verso un luogo dove potevano essere solo loro stessi, liberi da paure e dubbi.
Entrarono nella camera da letto di Luca, quel santuario di tranquillità e passione che gia conoscevano. Con un movimento fluido, Luca chiuse la porta alle loro spalle, isolandoli dal resto del mondo. Qui, in questa stanza, nulla poteva toccarli, nulla poteva rompere il legame che si stava formando tra loro.
Si spogliarono l’un l’altro con gesti lenti e pieni di cura, ogni pezzo di abbigliamento che cadeva a terra era come un pezzo di armatura che si toglievano, rivelando la loro vera essenza. La loro pelle si toccava, mandando scosse di piacere attraverso i loro corpi.
Sul letto, Luca e Sofia si trovarono avvolti in un abbraccio che era più di una semplice unione fisica. Era come se i loro spiriti si fondessero, creando un legame che superava ogni barriera fisica e emotiva. Le loro labbra si incontrarono in un bacio dolce, un’esplorazione tenera e appassionata che parlava di desiderio, di cura e di un amore profondo.
“Sofia,” sussurrò Luca, il suo respiro caldo contro la pelle di lei. “Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, tutto ciò di cui ho bisogno.”
Sofia lo guardò negli occhi, i suoi occhi brillavano di lacrime di felicità. “Luca, mi hai aperto il cuore,” rispose con voce dolce. “Mi hai mostrato che l’amore può superare il buio, può trasformare la paura in speranza.”
Le loro mani si muovevano tra loro con dolcezza, esplorando il corpo l’uno dell’altro con un rispetto e una cura che parlavano di una connessione profonda. Ogni tocco era un messaggio d’amore, un riconoscimento della bellezza e della forza che ognuno vedeva nell’altro.
Il tempo sembrava essersi fermato, esisteva solo il loro respiro, il calore dei loro corpi, e il battito dei loro cuori in perfetta sincronia. La pioggia fuori continuava a cadere, ma dentro quella stanza, c’era solo la calma, un’oasi di pace in mezzo alla tempesta.
“Ti amo, Sofia,” disse Luca, la sua voce era carica di emozione. “In questo momento, in questo luogo, non c’è niente che possa farci del male.”
“Sì, Luca, ti amo anch’io,” rispose Sofia, la sua voce un soffio di passione. “Insieme, possiamo affrontare tutto. Sei la mia forza, la mia luce nel buio.”
E così, in quella notte di passione e di intimità, Luca e Sofia trovarono un rifugio, un porto sicuro l’uno nelle braccia dell’altro. Era un amore che dava loro la forza di affrontare le sfide del mondo esterno, un legame che li rendeva più forti insieme che separati.
Quando finalmente si addormentarono, erano ancora abbracciati, avvolti in un caldo abbraccio che era la promessa di un futuro insieme, un futuro dove l’amore sarebbe stato la loro guida attraverso qualsiasi tempesta. Il mondo esterno era solo un’eco lontano, un ricordo sfumato dietro la realtà del loro amore, un amore che aveva il potere di trasformare la paura in speranza, il dubbio in certezza, e la solitudine in un’unione eterna.
Ma, si sà, il vino è solo vino se non è benedetto.
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Capitolo 18: Vecchio Amico
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