Il ritorno alla poesia: Tesori di versi nel cuore di un adulto

il

Sotto cieli di cenere

cammino scalzo,

i miei passi sussurrano

alla terra che risponde.

Un alito di vento

mi porta il profumo della pioggia imminente,

il mio cuore batte

al ritmo dell’universo.

Ogni goccia che cade

disegna nuovi sentieri

sul mio volto,

e nel silenzio della pioggia

trovo la mia essenza.

Dal fango emergono

le radici del mio essere,

abbraccio l’alba

che si tinge di luce.

In questo eterno ritorno,

tra fuoco e rugiada,

scopro l’infinito

dentro ogni singolo istante,

e mi risveglio,

nuovo,

ad ogni sospiro.

Era da molto che non scrivevo.

Da ragazzino, riempivo libricini di versi, piccoli tesori che custodisco ancora gelosamente in un cassetto dell’armadio nella mia vecchia cameretta a casa dei miei genitori.

Mi divertiva e mi liberava il cuore. Oggi sono adulto, e ieri, mentre fuori pioveva, ho ripensato a quei giorni.

Il tempo passa, ma non dovremmo dimenticarci mai di ciò che, da ragazzini, ci faceva sorridere.

E’ sera, è appena iniziato un forte temporale e sarei dovuto uscire con un amico è il 25/6/24

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