Truffe e call center: la campagna di Enel

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Poco fa mi è arrivata una mail da Enel: non la solita su consumi o bollette, ma una campagna di sensibilizzazione contro le truffe. L’ho letta con attenzione e ho pensato:

ok, è il momento di fare chiarezza anche qui, perché a chi non è capitato in questi mesi di ricevere telefonate o messaggi “strani” ?

«Salve ! Enel ci ha incaricato di dirle che il contratto nella sua zona è stato annullato per mancanza di capienza. Le proponiamo il passaggio immediato ad un’altra società…»

Se vi dicono così, non è Enel. È una truffa.

Perché ne parlo adesso

Perché i tentativi si sono raffinati: numeri che sembrano veri, e-mail ben impaginate, SMS con link “urgenti”, QR code da scansionare al volo.

Tutto gioca su due leve: fretta e paura. Se ci fermiamo un secondo, però, gli indizi per smascherarli saltano fuori.


Le 5 truffe più comuni che girano

  • Phishing (e-mail) – mail che imitano quelle ufficiali e ti spingono a cliccare su link o aprire allegati per rubare dati o soldi.
  • Smishing (SMS) – stesso trucco, ma via messaggino.
  • Vishing (telefono) – chiamate da numeri sconosciuti/esteri/simili agli ufficiali per estorcere info o pagamenti.
  • QR Code phishing – “scansiona qui per regolarizzare”: in realtà finisci su pagine fasulle.
  • Frodi online – siti clone con offerte troppo belle per essere vere o con finti “arretrati” da saldare.

L’identikit della truffa (check veloce)

  • Comunicazione inaspettata o non collegata a una tua richiesta.
  • Tono allarmistico: “paghi subito o ti riduciamo la potenza”.
  • Richiesta di dati sensibili (PIN, password, OTP): Enel non li chiede mai via mail o telefono.
  • Link e mittenti sospetti: le mail ufficiali finiscono con @enel.com e i link contengono enel.it.
  • Refusi grafici/linguistici, loghi sgranati, impaginazioni strane.

Caso tipico: la “riduzione di potenza”

In queste settimane gira questa storia: finti operatori comunicano una riduzione di potenza per bollette non pagate, chiedendo un bonifico o un pagamento via IBAN/QR code non Enel per “ripristinare subito”.
Non pagare. È un copione ricorrente e serve solo a portarti fuori dai canali ufficiali.


Cosa Enel non ti chiederà mai

  • Password, PIN, OTP o codici di sicurezza.
  • Pagamenti su IBAN o QR code inviati via messaggio o telefonata.
  • Di passare ad un’altra società “su incarico di Enel”.
  • Di cliccare link “per confermare il contratto entro pochi minuti”.

Cosa faccio io quando arriva il messaggio sospetto

  1. Stop: non clicco, non apro allegati, non installo app “consigliate”.
  2. Verifico: controllo il mittente e, se ho dubbi, contatto solo i canali ufficiali.
  3. Segnalo e cancello: niente seconde chance al truffatore.

Come verificare davvero (in 3 mosse)

  • Numero verde: 800.900.860
  • Spazio Enel / Spazio Enel Partner: recati di persona.
  • Sito ufficiale: enel.it (non copie con domini strani).
    Sul sito c’è anche il servizio “Verifica chi ti ha chiamato”: utile per controllare l’autenticità delle telefonate.

Mini-FAQ (quelle domande che ricevo sempre)

Mi chiedono una foto del documento via WhatsApp: è normale?
No. Evita di inviare documenti su canali non ufficiali.

Ho cliccato un link: che faccio?
Cambia subito le password, abilita l’autenticazione a due fattori, esegui una scansione antivirus e contatta i canali ufficiali per segnalare.

Una mail con logo Enel mi chiede l’OTP per confermare il pagamento.
Scam. L’OTP è personale e non va mai condiviso.

Chiudo con una cosa semplice

La sicurezza è un gioco di squadra: informazione + attenzione. Enel sta spingendo sulla prevenzione e io ci metto del mio con questo post. Se riconosci l’identikit, è difficile cascarci.

Se ti è capitato qualcosa di simile, raccontamelo nei commenti: più casi reali condividiamo, più diventiamo imprendibili per chi prova a truffarci. ✋🔒

Regola d’oro: se ti chiedono di pagare in fretta su IBAN o QR code “alternativi”, o ti dicono che “Enel ha annullato il contratto per mancanza di capienza”… riattacca. Non è Enel. È una truffa.

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