La mia bolletta del gas: senza sconto sarebbe stato un salasso

Due mesi fa, con un misto di ottimismo e disperazione, ho cambiato offerta per il gas.

Enel proponeva un piano con due mesi gratuiti sulla materia prima e il costo di commercializzazione variabile (CCV) azzerato. “Un’occasione da non perdere”, ho pensato.

E oggi, con la bolletta in mano, posso dire che avevo ragione… ma anche che la situazione è scandalosa.

294,20 euro di cui ZERO per il gas

Guardando la bolletta, il totale è di 294,20 euro.

La cifra è già un bel colpo al cuore, ma il dettaglio è ancora più assurdo: grazie allo sconto, la spesa per la materia prima è zero.

Sì, hai letto bene: ZERO EURO per il gas che ho consumato.

Senza l’offerta, avrei dovuto sborsare altri 433,35 euro.

Fai due conti: senza lo sconto, sarei arrivato a circa 727 euro.

Ora, se io consumo 493 Smc di gas (che non mi sembrano un’esagerazione in inverno con una casa da scaldare), e senza alcun costo per la materia prima pago comunque quasi 300 euro… di cosa stiamo parlando ?

Ma quindi cosa ho pagato ?

Ecco come si compone il salasso:

  • 124,71 euro per il trasporto e la gestione del contatore
  • 19,45 euro di oneri di sistema
  • 149,59 euro tra accise, addizionali comunali e IVA

Sostanzialmente, la bolletta è una tassa.

Paghiamo per il trasporto, per il diritto di avere un contatore, per il sistema energetico nazionale e infine una bella percentuale va allo Stato.

E il gas ? Il gas in sé, quello che esce dai fornelli e scalda la casa, incide sempre meno sul totale.

Il vero problema: cosa succede ora che ho finito lo sconto ?

Questa bolletta è la perfetta dimostrazione di quanto siano fuori controllo i costi dell’energia.

Oggi ho la fortuna di avere uno sconto di oltre 400 euro, ma tra due mesi ?

Senza offerte miracolose, mi ritroverò a pagare cifre fuori dal mondo per qualcosa di essenziale come il riscaldamento.

Davanti a queste cifre, ho dovuto prendere una decisione drastica: ho spento i termosifoni.

È una scelta che avrebbe sembrato impensabile fino a poco tempo fa, ma l’installazione di nuovi condizionatori con pompa di calore qualche mese fa mi offre un’alternativa.

Utilizzerò solo queste pompe di calore per il riscaldamento.

Il mese prossimo sarà il banco di prova: verificherò l’impatto di questa scelta sulla bolletta dell’energia elettrica.

Fortunatamente (se mi seguite saprete che avevo fatto un tutorial su come farlo (ora non credo sia piu possibile a meno che non siate considerati soggetti deboli)) sono riuscito a tornare al mercato tutelato, e questo mi dà una speranza di poter gestire meglio i costi.

Ma la questione rimane:

fino a quando dovremo navigare tra offerte e mercati per non finire con un debito solo per stare al caldo in casa nostra?

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