Oggi, 19 marzo 2025, celebro la mia prima Festa del Papà.
È una giornata che sognavo da tempo e che finalmente vivo in prima persona, con il cuore colmo di emozione. Ripenso al percorso dell’ultimo anno – mesi intensi in cui la mia vita è cambiata profondamente – e mi rendo conto di quanta strada ho percorso da quando ho tenuto le mie bambine tra le braccia per la prima volta in ospedale il giorno dopo la loro nascita.

Questa ricorrenza non è solo una data sul calendario per me, ma un vero e proprio traguardo personale che corona tutte le gioie, le sfide e i momenti indimenticabili che ho potuto vivere.
Un anno da papà: sfide ed emozioni
L’ultimo anno è stato ricco di emozioni indescrivibili e anche di qualche difficoltà inaspettata. Diventare padre mi ha messo di fronte a notti insonni, pannolini da cambiare a ogni ora e momenti di stanchezza che non pensavo di poter superare.
Ci sono giornate in cui mi sono sentito sopraffatto dalla responsabilità e dalla paura di non essere all’altezza di questo nuovo ruolo.
Eppure, ogni sorriso delle bimbe, ogni piccolo progresso – dal primo dentino qualche giorno fa alle prime buffe facce di sorrisoni – ha riempito il mio cuore di una felicità immensa.

Le sfide si sono trasformate in opportunità di crescita: ho scoperto in me una pazienza e una forza che non credevo di avere, alimentate dall’amore infinito che provo guardando negli occhi quei piccoli esseri che dipendono da me e da Martina.
In fondo, le difficoltà affrontate hanno reso ancora più dolci i momenti di tenerezza e le conquiste quotidiane, legandomi sempre di più a loro e rafforzando in me il senso di paternità.
La storia e il significato della Festa del Papà nel mondo
Incuriosito dal significato più ampio di questa ricorrenza che sto vivendo sulla mia pelle, ho voluto scoprire di più sulle sue origini e sul modo in cui viene celebrata nel resto del mondo.
La Festa del Papà è una tradizione dedicata ad onorare la figura paterna: una ricorrenza celebrata in onore del padre, della paternità e dell’influenza sociale dei padri.
Le sue radici affondano lontano nel tempo: nei Paesi di tradizione cattolica i papà vengono festeggiati fin dal Medioevo il 19 marzo, giorno di San Giuseppe (il padre putativo di Gesù) .
Non a caso, in Italia questa data è tuttora quella in cui ricorre la Festa del Papà, proprio in concomitanza con la solennità di San Giuseppe, simbolo di dedizione paterna nella tradizione cristiana.
Se la tradizione religiosa ha fissato questa celebrazione già molti secoli fa, in epoca moderna essa ha trovato nuova vita in altri contesti. La prima volta documentata in cui venne celebrata una giornata dedicata ai padri risale al 5 luglio 1908, negli Stati Uniti: in quella data si tenne una commemorazione in una chiesa di Fairmont, West Virginia.
Pochi anni dopo, fu una donna di nome Sonora Smart Dodd a impegnarsi perché i papà avessero una festa ufficiale: ispirata dall’omelia ascoltata in chiesa durante la Festa della Mamma del 1909, organizzò il 19 giugno 1910 a Spokane, Washington, uno dei primi eventi pubblici in onore dei padri. Da allora l’idea della Festa del Papà si è diffusa gradualmente in tutto il mondo, assumendo sfumature e date diverse a seconda delle culture.
Oggi, infatti, la data della Festa del Papà varia da Paese a Paese, riflettendo tradizioni e storie differenti. In molti Paesi, soprattutto di tradizione anglosassone, la festa ricade la terza domenica di giugno (come negli Stati Uniti, in Canada o nel Regno Unito), mentre in buona parte dei Paesi cattolici – oltre all’Italia, ad esempio Spagna, Portogallo e gran parte dell’America Latina – resta fissata al 19 marzo in onore di San Giuseppe.
Altrove ancora esistono usanze particolari: in Russia la celebrazione del papà coincide con il Giorno dei Difensori della Patria (23 febbraio), una festa dedicata a onorare i padri intesi anche come difensori nazionali, e in Thailandia si festeggia il 5 dicembre, giorno del compleanno del venerato re Rama IX, considerato il “padre della nazione”.
Nonostante queste differenze di calendario, il significato profondo della ricorrenza rimane universale: esprimere gratitudine e affetto ai propri padri, celebrando il legame unico tra padre e figli.
In ogni angolo del mondo, la Festa del Papà porta con sé gesti simbolici simili. Di solito i figli approfittano di questa giornata per fare un piccolo regalo al papà, scrivere un biglietto di auguri col cuore o organizzare un momento speciale in famiglia. Questa tradizione di offrire un dono o un pensiero affettuoso ai padri è diffusa ovunque perché comune è il desiderio di dire “grazie” a chi ci ha cresciuti con amore e dedizione.
Sapere che questa festa ha una storia così ricca e ramificata nel mondo mi fa sentire parte di qualcosa di più grande: mentre io festeggio per la prima volta come padre, milioni di altri papà vengono celebrati dai loro figli sotto ogni cielo, tutti uniti dallo stesso filo di amore familiare.
Conclusione: uno sguardo al futuro
Questa prima Festa del Papà rappresenta per me non un arrivo, ma l’inizio di un viaggio meraviglioso.
Mi guardo indietro e vedo quanto sono cambiato in un anno: la paternità mi ha insegnato l’arte della pazienza, la capacità di amare incondizionatamente e l’importanza di dare l’esempio ogni giorno.

Con il cuore pieno di speranza, mi proietto verso il futuro pensando a tutte le avventure che mi aspettano mentre cresceranno.
Ci saranno altre sfide, certo, ma ora so di poterle affrontare con il sorriso, fortificato dall’esperienza accumulata e dall’amore che guida ogni mio gesto. Spero di riuscire a essere per le mie figlie un punto di riferimento saldo e affettuoso, imparando dai miei errori e celebrando i loro successi.
Questa prima Festa del Papà mi ha insegnato che il regalo più grande, in realtà, l’ho ricevuto io: la possibilità di vivere la paternità in tutta la sua meravigliosa complessità.
Guardando negli occhi Allegra e Beatrice mi sento grato e ottimista, pronto a scrivere, insieme a loro, tanti nuovi capitoli della nostra vita,
con la certezza che l’amore di un papà è un faro che illuminerà sempre la loro strada,
un po come mio padre ha fatto e sta facendo per me.
