Capitolo 16: Rivelazioni Oscure
Luca guardava Sofia, la sua espressione era una miscela di ansia e aspettativa. La luce fioca dell’obitorio gettava ombre lunghe e inquietanti sulle pareti sterili. Sofia sembrava combattere con un tormento interiore prima di parlare.
“Luca, devo dirti qualcosa su Alex,” iniziò Sofia, la sua voce era carica di tensione. “Non è ciò che sembra. È lui… lui ha un problema.”

Luca sentì un nodo formarsi nello stomaco. “Cosa intendi ?” chiese con cautela.
Sofia prese un respiro profondo. “Alex crede di essere stato assunto da mia madre per proteggermi e per evitare che mi cacci nei guai. Ma la verità è ben diversa.”
Luca la fissava, cercando di capire. “Non capisco, Sofia. Cosa stai dicendo ?”
“Alex è malato, Luca. Ha una sorta di ossessione nei miei confronti. Ha iniziato a credere in questa storia che si è inventato, dove lui è il mio protettore, una guardia del corpo che mi salva da me stessa e dagli altri.”
Un brivido di freddo percorse la schiena di Luca. La stanza sembrava chiudersi intorno a loro, le ombre diventavano più dense, quasi tangibili.
“Ma perché ?” chiese Luca, la sua voce tremava leggermente.
“Non lo so… Forse perché non ha mai superato la nostra rottura. Forse perché non riesce ad accettare che io sia andata avanti con la mia vita. Ma ora… ora le sue azioni stanno diventando sempre più estreme, e ho paura” ammise Sofia, i suoi occhi riflettevano una paura genuina.
Luca sentì il peso delle parole di Sofia. “Pensi che possa essere pericoloso ?” chiese, la sua mente già iniziava a correre, immaginando scenari oscuri e pericolosi.
“Possibile,” rispose Sofia. “Non so fino a che punto possa spingersi, ma non voglio aspettare per scoprirlo”
La tensione nell’aria era palpabile. Sofia sembrava una figura fragile in quella stanza dominata dall’ombra, un simbolo vivente delle incertezze e delle paure che stavano iniziando a circondarli.
l silenzio tra loro era denso, carico di parole non dette e domande sospese. Luca sentiva il bisogno di romperlo, di creare un legame più forte con Sofia in questo momento di crisi.
Sofia,” disse Luca, la sua voce era incerta ma decisa. “Vorrei invitarti a cena a casa mia stasera. Penso… penso che abbiamo bisogno di parlare, di capire cosa fare.”
Sofia lo guardò, sorpresa ma visibilmente sollevata dalla proposta. “Sì, mi piacerebbe molto. Dobbiamo chiarire le cose, Luca. Dobbiamo trovare una strada da seguire insieme.”
Luca sentì un’ondata di sollievo. Aveva bisogno di questo momento con lei, lontano dal caos e dalle ombre che si stavano addensando intorno a loro. Aveva bisogno di sentire la sua vicinanza, di condividere i suoi pensieri e le sue paure. “Andiamo da me quando stacco ? “”Si”.
Dopo aver lasciato l’obitorio, Luca guidava verso casa sotto un cielo che si faceva sempre più minaccioso, le nuvole nere come inchiostro si addensavano in una promessa di tempesta. Sofia sedeva al suo fianco, immersa nei suoi pensieri, la sua presenza era come un faro di speranza in mezzo al mare di incertezze che ora lo circondava.
Arrivati a casa, Luca si mise subito all’opera in cucina, preparando la cena con un’attenzione quasi meditativa. Sofia lo aiutava, e insieme lavoravano in un silenzio confortevole, interrotto solo dai suoni della preparazione del pasto.
Mentre la sera calava, la cucina di Luca si riempiva degli aromi del cibo che cuocevano insieme, un misto di spezie e sapori che sembrava contrastare con la tensione che li aveva avvolti per tutto il giorno.
Seduti a tavola, con il pasto pronto davanti a loro, Luca e Sofia si trovarono finalmente a confrontarsi con la realtà delle loro paure e dei loro sospetti.
Era in quel momento di condivisione e di vicinanza che Luca si sentì pronto ad affrontare il capitolo successivo della loro storia, un capitolo che li avrebbe visti uniti contro le ombre che minacciavano di inghiottirli.
“Devo dirti qualcosa,” iniziò Luca, la sua voce era bassa, quasi sommersa dal rumore della pioggia. “Mi sono incontrato con Alex ieri”
Sofia lo guardò, sorpresa. “Davvero ? E cosa ti ha detto ?”
Luca esitò. “Ha detto… ha detto la stessa cosa di te. Che tu hai problemi, che sei instabile.” La sua voce era carica di esitazione, come se temesse di credere a quelle parole.
Sofia si fermò, il suo viso era una maschera di incredulità. “Non può essere serio. È esattamente ciò che ti ho detto di lui.”
Luca annuì lentamente. “Lo so, è strano. È come se… come se stesse cercando di manipolarci, di farci dubitare l’uno dell’altra”
La pioggia si intensificò, trasformandosi in un vero e proprio diluvio che sembrava rispecchiare la tempesta che imperversava nelle loro menti.
“Luca, non so cosa pensare,” disse Sofia, la sua voce era tremante. “Non so chi credere. Ma so una cosa: i miei sentimenti per te sono reali. Non lasciare che queste manipolazioni ci dividano.”
Luca guardò Sofia, i suoi occhi riflettevano un misto di determinazione e paura.
“Hai ragione. Dobbiamo stare attenti. Dobbiamo capire cosa sta succedendo prima che sia troppo tardi.”
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Capitolo 17: Fusione di Cuori
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