Sigarette HTP: Sicura o un Nuovo Rischio per la Salute ?

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Carissimi lettori,

Come ha acutamente osservato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “non esistono prodotti contenenti tabacco sicuri” (OMS, 2021).

Oggi voglio parlare di un tema che suscita grande interesse e, al contempo, numerose preoccupazioni: le sigarette a riscaldamento del tabacco, o come preferisce chiamarle l’OMS, i prodotti a tabacco riscaldato (HTP). Vi starete chiedendo, cosa sono esattamente? E soprattutto, sono davvero una scelta meno dannosa rispetto alle sigarette tradizionali?

Iniziamo col dire che questi dispositivi non sono paragonabili alle e-cig, o sigarette elettroniche. A differenza di queste ultime, gli HTP contengono foglie di tabacco reali. Questo tabacco viene riscaldato in un dispositivo elettronico fino a circa 350 °C—molto meno dei 900 °C a cui brucia una sigaretta tradizionale—senza però arrivare a una combustione diretta.

Per aiutarvi a comprendere meglio il funzionamento e le implicazioni per la salute degli HTP, vi invito a visionare un video informativo realizzato da GeoPop:

La promessa è quella di ridurre il numero di sostanze tossiche rilasciate rispetto alla combustione completa, ma attenzione: il diavolo è nei dettagli.

Anche se i produttori sostengono che questi dispositivi emettano meno sostanze nocive, non mancano gli studi, spesso indipendenti, che ci danno un quadro meno rassicurante.

Ad esempio, uno studio giapponese mirato a regolamentare il fumo in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha mostrato che gli HTP rilasciano quantità di nicotina e altre sostanze chimiche paragonabili alle sigarette comuni, ma con una minore presenza di nitrosamine e anidride carbonica.

Non si può ignorare che i livelli di nicotina presenti siano elevati, il che porta a una dipendenza potenzialmente forte, soprattutto tra i più giovani. Questo è particolarmente preoccupante in un contesto dove un fumatore su tre pensa che questi prodotti siano meno dannosi delle sigarette tradizionali.

Ancora più allarmante è il fatto che non esistono ancora studi conclusivi che dimostrino una riduzione del rischio di cancro o di altre malattie gravi rispetto alle sigarette tradizionali. Infatti, una revisione di oltre 100 studi dal 2008 al 2018 ha concluso che non vi sono prove sufficienti per affermare che gli HTP siano meno rischiosi.

Quindi, cari lettori, vi invito a riflettere: nonostante l’apparenza e le promesse dei produttori, gli HTP non sono necessariamente un’alternativa sicura al fumo.

Anzi, possono solo offrire un rischio diverso, non minore. Come affermato dalla European Respiratory Society, “nonostante la tecnologia avanzata, questi dispositivi non possono essere raccomandati come strumento sicuro di cessazione del fumo” (European Respiratory Society, 2018).

E per chi non ha mai fumato, il messaggio è chiaro:

stare lontani da questi prodotti è la scelta migliore per la vostra salute.

Un saluto affumicato e sempre attento alla vostra salute,

ILBIOSS

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